TITOLO ORIGINALE: Jack The Ripper
SVIZZERA/ GERMANIA, 1976
REGIA: Jesus Franco
CAST: Klaus Kinski, Josephine Chaplin, Andreas Mannkopff, Herbert Fux, Lina Romay, Ursula von Wiese, Angelika Arndts
Londra, fine ‘800. Un massacratore di prostitute viene denominato “Jack Lo Squartatore“; il serial killer frequenta bordelli e vicoli dove lavorano le ragazze che, sotto la promessa di un lauto compenso, vengono adescate e poi massacrate. Il pericoloso maniaco è un medico chirurgo insospettabile, che, di giorno,gode della stima e dell’affetto dei suoi clienti e della sua padrona di casa ma in segreto, si trasforma in un sanguinario assassino.
Mentre la polizia di Scotland Yard brancola nel buio e la catena di omicidi continua, un uomo riesce a identificare il killer e prova a ricattarlo, ma il suo piano non funziona poiché dopo poco viene trovato morto, così le forze dell’ordine ingaggiano una ragazza amica di un commissario che, vestita da prostituta, si inoltra nella Londra notturna per incastrare Jack, ma l’operazione si rivela difficile e molto rischiosa…
EROTICO PROFONDO è una bella rivisitazione dei fatti sanguinosi che colpirono Londra nel 1888. Klaus Kinski è perfetto nel ruolo dell’assassino, perché mostra una personalità inquieta e apparentemente calma ma che all’improvviso, esplode per rivelare la sua vera natura, inoltre fisicamente è azzeccatissimo: viso spigoloso e occhi penetranti rendono il suo personaggio inquietante e ben descritto.
Il ritmo, contrariamente a molti altri lavori di Jesus Franco non è mai troppo lento e gli amanti dell’exploitation non rimarranno delusi, infatti vediamo un paio di seni tagliati, un’operazione chirurgica abbastanza esplicita, un occhio trovato in un sacco, una mano recisa e diversi nudi (anche integrali). Mica è poco…
Il titolo italiano può a prima vista sembrare fuori luogo e messo lì apposta per attirare gli amanti delle situazioni sexy, in realtà è invece assai funzionale per la storia, poiché il maniaco è vittima di una sessualità malata e di un desiderio infantile rimasto represso nel corso degli anni, che finisce per sfociare nella violenza più aberrante. Del regista iberico, questa pellicola è sicuramente fra quelle da tenere in alta considerazione. Prodotto dal poliedrico Erwin C. Dietrich.
