TITOLO ORIGINALE: Horrors Of The Black Museum
G.B. 1959
REGIA: Arthur Crabtree
CAST: Michael Gough, June Cunningham, Graham Curnow, Shirley Anne Field, Geoffrey Keen, John Warwick, Gerald Anderson
Londra è sconvolta da un maniaco assassino che uccide belle ragazze in maniera efferata e fantasiosa. Uno scrittore, specializzato nella stesura di articoli e romanzi sui lavoretti del killer, si fa beffe del corpo di polizia di Scotland Yard, che si dimostra totalmente incompetente per la risoluzione del caso. Gli omicidi continuano ma dopo poco apprendiamo come stanno le cose: è lo stesso scrittore il responsabile dei delitti, che plagia il suo aiutante e lo piega alla sua volontà, iniettandogli un siero ipnotizzante e spingendolo ad uccidere usando armi e oggetti acquistati in un vecchio negozio d’antiquariato…
Mica male. GLI ORRORI DEL MUSEO NERO è un film divertente, scorrevole e pieno di trovate originali: una ragazza muore con gli occhi trafitti mentre sta usando un cannocchiale, un’altra viene decapitata con una ghigliottina messa in quattro e quattr’otto sopra al suo letto, un uomo finisce in mezzo a una potente scarica elettrica che lo fulmina e infine, c’è la faccia dell’assassino che, sotto ipnosi diventa mostruosa.
Partendo da uno spunto classico (lo scrittore si muove nelle stanze del Museo Nero di Scotland Yard, in mezzo a armi usate dai più svariati assassini della storia), GLI ORRORI DEL MUSEO NERO col passare dei minuti prende una piega interessante e riesce a condire le gesta del “mostro” con dialoghi ben sviluppati. Quello che non manca, una volta tanto, è l’originalità e l’atmosfera riesce a tratti a risultare perfino malsana, in quanto ci sono pure allusioni sessuali (non si vede nulla, siamo nel 1959) e morbosità per nulla celate: il protagonista è un mezzo storpio e la sua donna accetta di stargli accanto solo per soldi e interessi personali, frustrata dall’assenza di un “vero uomo” in grado di soddisfarla sessualmente.
Delirante al punto giusto, GLI ORRORI DEL MUSEO NERO è un film dalla trama improbabile che si merita una riscoperta, gli appassionati di certe atmosfere dei tempi andati e gli amanti delle stranezze in celluloide non rimarranno delusi. Buono.
