HOUSE OF BLOOD

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TITOLO ALTERNATIVO: Chain Reaction

GERMANIA, 2006 (VIDEO)

REGIA: Olaf Ittenbach

CAST: Christopher Kriesa, Martina Ittenbach, Simon Newby, Luca Maric, Mehmet Yilmaz, Jaymes Butler

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Dopo aver preso in ostaggio un uomo, un gruppo di detenuti evade da una prigione. Con loro c’è anche un medico e, quando uno di loro rimane gravemente ferito, gli altri decidono di curarlo. Avvistato un vecchio casolare isolato in mezzo alle campagne, gli evasi entrano nella speranza di trovare qualcuno che possa aiutarli e qua, fanno la conoscenza degli abitanti della dimora. che, oltre a essere un po’ diffidenti, si rivelano dei sanguinari predatori affamati di carne umana. Seguono mutilazioni, combattimenti, teste mozzate e sangue.

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Amato da molti, Olaf Ittenbach venne definito a suo tempo come nuovo talento dell’horror. A questo punto occorre domandarsi cosa si intenda per “talento” e perché il regista tedesco sia riuscito a convincere una nutrita schiera di fans (un po’ meno in Italia) a seguirlo. HOUSE OF BLOOD è stato realizzato a bassissimo costo, ma non è certo questo il problema: la storia è portata avanti (che già è un complimento) con una regia al minimo, con attori che danno l’impressione di trovarsi lì per caso. Provando a passare sopra alla pochezza del progetto, cosa potrebbe rimanere?

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Gli effetti speciali, forse, potrebbero piacere agli amanti del trash, dozzinali e caserecci come non mai, la narrazione è piatta, quasi televisiva, con (brutte) invenzioni  in computer grafica che peggiorano la situazione. Sarebbe forse patetico affermare che Olaf Ittenbach si ispira a quello o a quell’altro regista offrendo colte citazioni, il fatto è che quando un film è brutto e basta diventa molto difficile riconoscergli anche il minimo sindacale.

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Eppure, se fate un giro in rete troverete chi è pronto a dimostrare che “certe cose vanno capite”. Bah.