UNA FARFALLA CON LE ALI INSANGUINATE

alt="una farfalla con le ali insanguinate"

Italia, 1971

REGIA: Duccio Tessari

CAST: Helmut Berger, Giancarlo Sbragia, Ida Galli, Silvano Tranquilli, Carole André, Wendy D’Olive, Günther Stoll

Il titolo non è male, ma di fatto è soltanto uno specchietto per le allodole: prendendo spunto dai primi gialli argentiani con un animale nella locandina, UNA FARFALLA CON LE ALI INSANGUINATE è un thriller che non offre molto, anche se tutto sommato non è proprio da buttare. Il film è costruito intorno all’omicidio di una ragazza trovata morta in un parchetto: un uomo viene incolpato e incarcerato, ma quando altre ragazze perdono la vita il commissario che si occupa del caso si rende conto che c’è ancora molto da scoprire…

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Nulla di esaltante, sia chiaro, però il film di Tessari ha una certa coerenza narrativa, inoltre la storia una volta tanto si lascia seguire senza mettere troppa carne al fuoco; gli attori poi non sono male e riescono a rendere credibile il tutto. Helmut Berger ha una parte interessante e pure la bella Ewelyn Stewart esce vincente dal progetto, purtroppo però la tensione è ai minimi termini e certe scelte narrative non funzionano al meglio; i siparietti del commissario che si lamenta sempre del caffè che gli viene servito risultano totalmente fuori luogo, ma il film riesce a riscattarsi nella descrizione dei personaggi, che riescono a far emergere il loro lato torbido.

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La totale assenza di sangue e di colpi scena cruenti fanno de UNA FARFALLA CON LE ALI INSANGUINATE un thriller all’acqua di rose che però ha il pregio di non annoiare, sempre che lo spettatore sia predisposto a seguire una storia che si svolge per buona parte in un’aula giudiziaria. Finale e risoluzione non troppo fantasiosi ma per fortuna quello che c’è è raccontato bene. Senza infamia né lode ma un’occhiata potete dargliela.

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