IL CLAN DEL TERRORE

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TITOLO ORIGINALE: The Comedy Of Terrors

USA, 1963

REGIA: Jacques Tourneur

CAST: Vincent Price, Peter Lorre, Boris Karloff, Joyce Jameson, Basil Rathbone, Joe E. Brown, Beverly Powers, Alan DeWitt

Squadra che vince non si cambia: sembrerebbe essere questo il motto della premiata ditta A.I.P. che, dopo il buon esito dei film tratti dalle storie di Edgar Allan Poe, per realizzare questo nuovo progetto si affida nuovamente al talento di Vincent Price, Peter Lorre e Boris Karloff per ciò che riguarda il cast, a Richard Matheson per la sceneggiatura e a Daniel Haller per le scenografie; a cambiare è però la scelta del regista, poiché la direzione de IL CLAN DEL TERRORE passa dal solito Roger Corman a Jacques Tourneur.

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Il tono è molto simile ai precedenti lavori ispirati ai racconti dello scrittore di Boston: IL CLAN DEL TERRORE non è propriamente un horror ma una commedia (come infatti suggerisce il titolo originale) dalle venature macabre, in cui Vincent Price è un alcolizzato e burbero impresario di pompe funebri che, trovandosi in una situazione economica disastrosa, si inventa un metodo efficace per poter lavorare e guadagnare.

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Insieme al suo aiutante artigiano Peter Lorre, il diabolico becchino si ingegna per procurare la morte a varie persone e poter così riscuotere la parcella dopo il funerale, ma in un modo o nell’altro i suoi piani sono destinati a fallire e così, tra chi scappa senza dargli il denaro dovuto e chi invece proprio non riesce a morire, lo spietato assassino avrà ciò che si merita, beffato da un destino non troppo favorevole.

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THE COMEDY OF TERRORS si lascia guardare e i siparietti tra Price e Lorre sono divertenti; lo stile dei due attori è come al solito impeccabile e, a rincarare la dose, ci si mette pure l’ottimo Boris Karloff che stavolta interpreta un anziano un po’ rincoglionito, padre della moglie di Vincent Price. Molto divertente anche la parte affidata al bravo Basil Rathbone, ironico e espressivo al punto giusto. Il livello dell’operazione è buono, anche se è difficile non far caso a qualche lungaggine che appesantisce la storia e ,inutile negarlo, nonostante l’alta caratura del progetto la noia ogni tanto affiora.

IL CLAN DEL TERRORE vale per gli attori, per i dialoghi e per le trovate spiritose che costellano il film, eppure, la sensazione è che dopo un po’, non sapendo più cosa raccontare per riuscire a divertire lo spettatore, Tourneur abbia deciso di imboccare la strada della ripetitività per arrivare in fondo alla vicenda, presentando più volte le solite gags che, inizialmente divertenti, col procedere dei minuti stancano un po’; la storia forse sarebbe stata più adatta per un segmento di un film a episodi e non per un lungometraggio.

Comunque, se siete amanti delle atmosfere gotiche troverete del buono anche in questo film e probabilmente passerete sopra ai difetti. Stroncato da molti, ma una visione la merita.

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