TITOLO ALTERNATIVO: Midnight Blue
ITALIA, 1979
REGIA: Raimondo del Balzo
CAST: Cristiana Borghi, Antonio Cantafora, Vincenzo Crocitti, Elisabetta Valgiusti, Monica Como, Giancarlo Prete, Dirce Funari
Un pullman carico di atletiche ragazze sta attraversando il sud Italia per una gita e, una di loro (Cristiana Borghi), proprietaria di una villa al mare, strappa un permesso all’insegnante (una poco credibile Dirce Funari) per passarci il week end, insieme ad altre due amiche della comitiva.
Una volta arrivate, immediatamente si spogliano per andare a fare un tuffo, ma tre uomini le osservano e si dirigono verso di loro, attirati dai corpi nudi delle ragazze; inizialmente simpatici e affabili, i tre conquistano la loro fiducia e riescono a convincerle a passare la notte insieme, ma leggendo la prima pagina di un quotidiano, una di loro apprende che gli uomini che stanno ospitando sono in realtà pericolosi evasi ricercati dalla polizia. A quel punto, i tre criminali rivelano la loro vera natura e iniziano un folle gioco fatto di violenze e stupri, fino a quando una delle vittime non decide di reagire…
Pallido esempio di Rape&Revenge, che viaggia sulla scia di altri titoli usciti in precedenza come L’Ultima Casa a Sinistra o L’Ultimo Treno Della Notte. Il regista Raimondo Del Balzo (conosciuto per i lacrima-movie con Renato Cestié) sembra fondamentalmente interessato a mostrare i (bei) corpi nudi delle protagoniste e lascia da parte la violenza, elemento tipico (e ahimè fondamentale) in storie del genere. Ma anche il sesso, seppur insistito e mostrato, risulta a conti fatti piuttosto casto.
I tre aguzzini (Michael Coby, Giancarlo Prete e Vincenzo Crocitti) non sono credibili come criminali e le battute che pronunciano sono spesso puerili e irritanti, ma in realtàa sono praticamente tutti i dialoghi a non funzionare e, le frasi elementari e poco interessanti messe in bocca al cast impediscono la caratterizzazione e il giusto spessore che i personaggi di un film del genere avrebbero dovuto avere. Duole dirlo, ma ci troviamo davanti a uno dei peggiori prodotti del genere; il filone (o sottofilone) nemesiaco dovrebbe viaggiare su regole ben precise, che qua però non vengono rispettate, ecco un esempio: le vittime dovrebbero vendicarsi diventando molto più cattive dei loro aguzzini, ma in SEXY BLUE (titolo che strizza l’occhio alla luce rossa, pensato nel 1976 e mai sfruttato, infatti il film di Del Balzo uscì nei cinema tre anni dopo col titolo non molto appropriato Midnight Blue, e nessuno ha mai capito il senso della “mezzanotte triste”) la “vendetta” è goffa e di poco spessore, nulla di più che una normale reazione per salvare la pelle. Anzi, se vogliamo dirla tutta, l’epilogo è piuttosto ridicolo…
Conosciuto anche col titolo LA DOMENICA DEL DIAVOLO.
