THE RING

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USA, 2002

REGIA: Gore Verbinski

CAST: Naomi Watts, Martin Henderson, David Dorfman, Daveigh Chase, Shannon Cochran, Brian Cox, Jane Alexander, Amber Tamblyn

C’è una leggenda metropolitana che racconta di una videocassetta che, se guardata, provoca la morte. Una ragazza dopo aver visto il video riceve una telefonata in cui viene pronunciata la frase “sette giorni” e, dopo una settimana precisa, viene trovata morta di paura. Una giornalista comincia a indagare sulla vicenda e riesce a recuperare il famigerato nastro e, dopo averlo guardato, riceve anche lei la cupa telefonata: comincia per lei una corsa contro il tempo per scoprire la verità e fermare la maledizione, prima che il suo tempo scada.

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Il film è un remake dell’horror giapponese Ringu realizzato quattro anni prima, molto più ricco di atmosfere rispetto a questo. Lo spunto è curioso e originale e negli anni 2000 ha dato il via a piccole storielle e leggende metropolitane che raccontavano di misteriosi video che, se guardati, spingevano al suicidio (basta fare un giro su Youtube).

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Succede (spesso) però che, un’idea che al momento può sembrare geniale non regga botta col passare del tempo e così, vuoi per colpa di una sceneggiatura troppo ingarbugliata, la bambina spettrale che appare nel filmino maledetto impresso nella videocassetta non fa più paura a nessuno e, anche se fu un grande successo commerciale, THE RING è un film che invecchia male e velocemente.

SPOILER

Come se non bastasse, nel finale si tenta la carta della quasi-commozione (la bambina incompresa che aveva voglia d’amore, ma via su…). Sopravvalutato, se non altro perché citato spesso come esempio di film realmente terrorizzante.

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