ITALIA, 1985
REGIA: Carlo Lizzani
CAST: Berta Domínguez D, Alessandro Haber, Stefania Sandrelli, Ida Di Benedetto, Barbara De Rossi, Laura Betti, Paolo Bonacelli, Carlo Monni, Luigi Pistilli, Maria Fiore, Enzo Robutti
La vicenda giudiziaria della santona più famosa degli anni ’80. Tra soprusi e umiliazioni, vengono alla luce storie di persone plagiate, pronte a giurare sulla buona fede della guaritrice.
Quando Ebe Giorgini viene arrestata, molte persone vengono chiamate a testimoniare al processo. Tra queste, ci sono Laura (Barbara De Rossi in uno dei ruoli migliori della sua carriera), una ragazza fragile che ha abbandonato la sua famiglia per vivere nella comunità della “santa” e Sandra (Stefania Sandrelli), una prostituta che per paura di ritorsioni evita di raccontare le punizioni e le umiliazioni che le venivano inflitte.
Senza appigli per riuscire a dimostrarne la colpevolezza, rimane difficile capire la vera personalità di Mamma Ebe: donna carismatica e capace di alleviare realmente le sofferenze di tante persone, la Giorgini presenta un rovescio della medaglia piuttosto controverso, composto da un grande appetito sessuale e dall’esigenza di muoversi nel lusso.
Mamma Ebe era riuscita a creare una grandissima comunità religiosa, dove un gran numero di volontari si recavano tutti i giorni per lavorare e per aiutare persone malate. L’istituto viveva di donazioni, che risultavano sempre abbondanti e ricchissime: pellicce, gioielli, argenteria, quadri, terreni e assegni milionari. Le ragazze entrando nella struttura erano obbligate a fare voto di castità e conducevano una vita durissima, fatta di rinunce e punizioni corporali.
Al di là del dramma processuale, quello che colpisce di più in MAMMA EBE è l’aspetto puramente narrativo. Attraverso le testimonianze, lo spettatore viene a conoscenza della vita all’interno della comunità, ma Carlo Lizzani è intellettualmente onesto e permette a chi segue la storia di farsi la propria idea senza condizionamenti. Si parla di una santa? Una ciarlatana? Una sadica perversa amante dei soldi? Forse sono vere tutte queste cose e la vicenda ha davvero troppe sfaccettature.
Qualche scena forte rende la pietanza più speziata: Barbara De Rossi si conficca un paio di forbici nelle gambe, Stefania Sandrelli viene costretta a leccare il pavimento e un’altra ragazza viene cosparsa di un unguento urticante. Nulla di particolarmente impressionante, ma il clima che si respira non è dei più allegri e funziona per conoscere una delle più torbide vicende italiane degli ’80.
Cast da 10 e lode con Luigi Pistilli, Alessandro Haber, Ida Di Benedetto, Carlo Monni, Paolo Bonacelli, Laura Betti, Enzo Robutti e soprattutto Berta Domínguez D. nel ruolo di Gigliola Ebe Giorgini, accreditata con lo pseudonimo Cassandra Domenica.
