CREATURA DEGLI ABISSI

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TITOLO ORIGINALE: Deep Star Six

USA, 1989

REGIA: Sean S. Cunningham

CAST: Greg Evigan, Nancy Everhard, Taurean Blacque, Miguel Ferrer, Nia Peeples, Cindy Pickett, Matt McCoy

I membri dell’equipaggio di un sottomarino (il Deep Star Six, come suggerisce il titolo originale) vengono incaricati dalla Marina di piazzare alcuni missili da qualche parte sui fondali dell’oceano, ma in seguito a un’esplosione un mostro marino artropodo esce da una grotta e, come da copione, comincia a seminare morte e distruzione.

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Avrete già capito che l’originalità qua non è di casa, siamo infatti alle prese col solito monster movie, povero nella trama e banale nell’intreccio, diretto dallo stesso regista che due lustri addietro aveva realizzato quel Venerdì 13 destinato a rimanere nella storia dell’horror. Stavolta però da ricordare c’è poco.

CREATURA DEGLI ABISSI parte come un film d’avventura qualsiasi e, per un’ora, assistiamo alle vicende e agli spostamenti dei protagonisti all’interno del sottomarino. Se avrete pazienza di aspettare, dopo una falla all’interno della base che comincia a creare un po’ di problemi, potrete finalmente vedere le imprese del mostro che, prevedibilmente, una volta uscito dalla sua grotta comincia a uccidere qua e là. Il problema del film di Cunningham è la noia: per molto, troppo tempo non succede assolutamente nulla e dopo un po’ lo spettatore comincia a sbadigliare.

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I personaggi sono caratterizzati senza troppa fantasia e così, dopo aver visto la bella del gruppo che si tonifica gli addominali, quello che soffre di claustrofobia e la classica coppia che amoreggia, l’arrivo del mostro non crea né stupore né la minima emozione. Il budget risicato si nota e tutta la vicenda si svolge all’interno della base, senza nessuna ripresa subacquea interessante e con una fotografia di maniera. Peggio ancora, la creatura che dovrebbe essere il piatto forte del film, passa quasi in secondo piano, visto che l’attenzione è spostata sui difficili rapporti fra i membri dell’equipaggio.

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CREATURA DEGLI ABISSI sfrutta un plot stra abusato, dove un mostro in stile Alien massacra il solito gruppo di persone all’interno di una struttura. Nel film di Ridley Scott il luogo era l’astronave e, anche se qua siamo in un sottomarino, la sostanza non cambia. Quello che cambia è però l’impatto e il divertimento: stavolta la tensione è assente e la vicenda procede senza entusiasmare mai. Fortunatamente, nella parte finale arriva un po’ di sangue e qualche attacco cruento, ma è davvero troppo poco per poter considerare questa pellicola interessante.

In conclusione: stiamo parlando di un film che può tranquillamente essere ignorato, passabile al massimo per la classica Domenica pomeriggio davanti alla tv, magari come alternativa ai programmi della D’urso smangiucchiando pop corn. in ogni caso, se deciderete di lasciare CREATURA DEGLI ABISSI sullo scaffale di sicuro non sarà un gran danno: avrete già visto sicuramente decine di film uguale a questo.

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