BAD TASTE

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NUOVA ZELANDA, 1987

REGIA: Peter Jackson

CAST: Terry Potter, Pete O’Herne, Craig Smith, Mike Minett, Peter Jackson

In Nuova Zelanda uno squadrone alieno invade il territorio, alla ricerca di carne umana per rifornire una catena di fast food intergalattici. Per combattere la minaccia, viene arruolato un gruppo di sfigatoni che con ogni mezzo cerca di porre fine al pericolo. Gli alieni sono simili a zombi, esseri dalle fattezze umane (vestiti comodamente in jeans e maglietta) e dai movimenti lenti; a colpi di machete, armi da fuoco e botte da orbi gli invasori avranno vita dura…

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BAD TASTE è considerato un po’ ovunque come un cult movie immortale, gli ingredienti in effetti ci sarebbero tutti: effetti artigianali ultrasplatter, basso costo, recitazione semi amatoriale e, non ultima, la regia di un personaggio diventato anni dopo famoso e celebrato in tutto il mondo per una delle saghe più sopravvalutate della storia del cinema: Il Signore Degli Anelli. Perché allora si storce il naso?

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Prima di tutto, rivisto oggi BAD TASTE è uguale a mille altri cortometraggi sanguinosi visti un po’ dappertutto (con la differenza che questo è un film e dopo poco comincia a annoiare), infatti se tutta la scorribanda aliena con gli sbudellamenti fosse durata una mezz’oretta sarebbe stato più che sufficiente.

Ampio uso di ironia: sì certo, peccato che BAD TASTE non faccia ridere nessuno e che le battutine che si sentono dall’inizio alla fine siano puerili e irritanti. Per far ridere ci vuole almeno un po’ di stile, così come nell’uso della volgarità, ma qua di classe ce n’è poca. Sangue? Sì ok: budella, cervelli spappolati e sventramenti, ma ci si stufa alla svelta. Troppo. Perché allora questa mezza idiozia viene osannata così tanto?

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La risposta è semplice: per strani giochi del destino, BAD TASTE ha avuto molta (troppa) pubblicità e Peter Jackson è un regista diventato in seguito famosissimo nel panorama mainstream, così il nuovo pubblico si è preso la briga di ripescare questo suo “esperimento” del passato, che fino a quel momento era conosciuto soltanto dai cultori dell’horror e dell’underground.

De gustibus…

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