I RACCONTI DEL TERRORE

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TITOLO ORIGINALE: Tales Of Terror

USA, 1962

REGIA: Roger Corman

CAST: Vincent Price, Maggie Pierce, Leona Gage, Peter Lorre, Basil Rathbone, David Frankham, Wally Campo

Corman realizza un film a episodi, dirigendo tre storie tratte da altrettanti racconti di Edgar Allan Poe. La sceneggiatura è del collaudato Richard Matheson che, al solito, prende spunto dai lavori dello scrittore di Boston reinterpretandoli più o meno liberamente. Protagonista di tutti i segmenti è Vincent Price, che ha la possibilità di sbizzarrirsi offrendo varie tipologie di personaggi.

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Nella prima storia (Morella), un uomo riceve la visita della figlia, che dopo tanti anni, ha deciso di rifarsi viva. La ragazza causò la morte della madre Morella durante il parto ed è per questo che il padre prova risentimento nei suoi confronti. Il fantasma di Morella però, torna per tormentare la figlia e qualcosa è destinato a cambiare. Nel secondo episodio (Il Gatto Nero) seguiamo le vicende di un ubriacone (Peter Lorre) tradito dalla moglie. L’uomo decide di vendicarsi e mura i due amanti mentre sono ancora in vita, ma l’adorato gatto nero della consorte riuscirà a mettergli i bastoni fra le ruote. Infine, nel terzo segmento (La Verità Sul Caso Di Mr. Valdemar), facciamo la conoscenza di un uomo affetto da un male incurabile destinato alla morte: un dottore decide di ipnotizzarlo prima del trapasso, ma le conseguenze di tale esperimento si rivelano tragiche.

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I RACCONTI DEL TERRORE è un film senza infamia né lode, che ha però il pregio di presentare tre storie molto differenti fra di loro. La prima è una specie di melodramma horror, che ritrae Price come un uomo combattuto, in preda a due sentimenti nettamente contrapposti: l’odio per la figlia si mescola all’affetto che, in quanto padre, prova comunque nei suoi confronti. La seconda storia (a parere di chi scrive la più riuscita) scorre fra brividi, allucinazioni e ironia. Il merito è da attribuire, oltre a Price ovviamente, al personaggio pittoresco di Peter Lorre. In questo secondo segmento, Corman fa poi una citazione anche a Il Barile Di Amontillado, un altro racconto di Poe e i duetti fra Lorre e Price risultano la cosa più divertente dell’intero film. Il terzo episodio è quello meno interessante che, anche se basato su uno dei migliori racconti dello scrittore, non riesce a colpire come vorrebbe.

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Il livello degli attori è medio (c’è però un ottimo Basil Rathbone nel terzo episodio) e, se si fa eccezione per i sopracitati attori, non c’è nessuno che riesca a offrire grandi prove di recitazione. Comunque, I RACCONTI DEL TERRORE si piazza a un livello piuttosto alto, grazie a trovate visive azzeccate (gli interni della casa nel primo episodio, le allucinazione nel secondo) e allo stile di Vincent Price che, da solo, riesce a reggere le sorti di un film semplicemente usando la mimica facciale. Se vi piacciono i racconti di Poe il mio consiglio è quello di recuperare questo film, anche se non griderete al capolavoro riuscirete a trovarci spunti interessanti.

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