SETTE ORCHIDEE MACCHIATE DI ROSSO

alt="sette orchidee macchiate di rosso"

ITALIA, 1972

REGIA: Umberto Lenzi

CAST: Antonio Sabato, Uschi Glas, Pier Paolo Capponi, Marina Malfatti, Marisa Mell, Rossella Falk, Renato Romano, Gabriella Giorgelli

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Rifacendosi allo stile dei primi gialli di Dario Argento, Umberto Lenzi realizza un thriller abbastanza efficace anche se notevolmente incasinato: è praticamente impossibile riuscire a capire chi sia l’assassino prima dell’epilogo e tra delitti, depistaggi e donne perseguitate, assistiamo a un meccanismo che comunque, a suo modo, funziona. SETTE ORCHIDEE MACCHIATE DI ROSSO racconta di alcune donne uccise da un misterioso assassino che, dopo aver compiuto i delitti, lascia una mezzaluna d’argento accanto al corpo delle vittime, particolare questo che darà modo al marito di una donna scappata per miracolo dalle grinfie dell’assassino, di risalire (insieme all’aiuto della Polizia ) al movente dei delitti.

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Diciamo che il film di Umberto Lenzi parte molto bene, strada facendo però la storia diventa un po’ troppo complicata,anche se va detto che rispetto a altri thriller dell’epoca la narrazione è comunque fluida. In ogni caso, almeno un paio di momenti riusciti ci sono: in una sequenza piuttosto truce, una ragazza viene uccisa con un trapano elettrico e pure l’aggressione di una vittima all’interno di un ospedale psichiatrico non passa inosservata. Il cast poi è di gran classe: Marisa Mell, Antonio Sabato,Uschi Glas e Pier Paolo Capponi sono in forma, in più tra le donne prese di mira dall’assassino ci sono anche Marina Malfatti, Gabriella Giorgelli e Rossella Falk.

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Purtroppo, SETTE ORCHIDEE MACCHIATE DI ROSSO non spaventa mai e, anche se come detto sopra si lascia seguire, la tensione è al minimo sindacale, ma considerando la cura della confezione, la bellezza delle attrici e la colonna sonora di Riz Ortolani possiamo tranquillamente dire che il risultato è sopra la sufficienza. Gli amanti del giallo all’italiana possono dargli un’occhiata: non c’è nulla di memorabile ma di sicuro non è da buttare.

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