TRHAUMA

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ITALIA: 1980

REGIA: Gianni Martucci

CAST: Gaetano Russo, Domitilla Cavazza, Roberto Posse, Timothy Wood, Franco Diogene, Per Holgher, Silvia Mauri, Anna Maria Chiatante, Gina Mancinelli

Questo brutto film di Martucci parte con un prologo, dove vediamo un bambino che bullizza un ragazzino piccolo e cieco da un occhio, dopodiché i titoli di testa ultra pop sulle note di una canzone disco degli anni ’70 ci fanno pensare che assisteremo a qualcosa di scoppiettante. Ci allacciamo quindi le cinture e ci prepariamo a gustare una storia che promette bene, ma dopo pochi fotogrammi ci rendiamo conto che siamo di fronte al nulla.

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In TRHAUMA seguiamo le vicende di un gruppo di borghesotti in vacanza in una villa con giardino: c’è chi cucina la carne al fuoco, chi scatta fotografie, chi si diverte a correre nei prati ecc. Dopo un po’ cominciano a fioccare i morti: un assassino con un occhio bianco uccide i componenti del nucleo (senza troppo sangue e senza colpi di scena). In un clima di agitazione, quasi tutti cadono fra le mani del maniaco, fino al finale ridicolo che fa domandare a chi sta guardando il film: “Ah, è tutto qua?”.

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Cosa c’è in TRHAUMA? Praticamente nulla. Un nudo femminile e un po’ di sangue (ma proprio poco eh), una recitazione scolastica e una messa in scena poverissima. Niente di sostanziale da segnalare, a parte Franco Diogene che si trova in mezzo a belle ragazze e all’assassino. Colpi di scena ridicoli che non spaventerebbero nemmeno un bambino dimostrano purtroppo l’incapacità di costruire una storia con almeno un minimo di tensione.

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Il finale poi, avrà fatto venir voglia a qualcuno di chiedere indietro i soldi del biglietto (per chi ha avuto la sfortuna di  vederlo al cinema). Fino a un po’ di tempo fa la videocassetta della Cinehollywood era molto ricercata dai collezionisti (la quotazione arrivava intorno ai 500€), ma dopo l’uscita del dvd della Cecchi Gori, l’alone di culto è sceso repentinamente: si è potuto constatare che nonostante la rarità del pezzo ci si trovava di fronte a un film da dimenticare.

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Nello squallore generale, oltre al già citato Diogene vanno segnalati i volti noti Gaetano Russo e Roberto Posse Da evitare senza indugio, solo per i completisti del cinema di serie z italiano. Sceneggiatura di Alessandro Capone.

Frase di lancio: “Riuscirai più a spegnere la luce prima di addormentarti?”

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