TITOLO ORIGINALE: The Projected Man
G.B. 1967
REGIA: Ian Curteis
CAST: Mary Peach, Bryant Haliday, Norman Wooland, Ronald Allen, Derek Farr, Derrick De Marney, Gerard Heinz
Avete presente L’Esperimento Del Dottor K? LASER X: OPERAZIONE UOMO racconta una storia per certi versi simile al film di Kurt Neumann senza però possederne il fascino. Qua uno scienziato insieme a una piccola equipe di studiosi riesce a mettere a punto una macchina capace di teletrasportare oggetti e, successivamente, organismi viventi. A causa di rivalità all’interno dello studio dove lavora però (c’è chi vuole mettere i bastoni fra le ruote all’inventore), qualcosa va storto: l’ideatore della macchina viene sì teletrasportato, ma il passaggio effettuato causa in lui un’orribile mutazione. L’uomo si trasforma in una creatura dal viso deforme, capace di fulminare chiunque usando il suo tocco mortale…
Ha molti estimatori questa pellicola di Ian Curteis, eppure The Projected Man è un film di poca sostanza: ha il difetto di essere prolisso e poco stimolante: per buona parte del film non succede nulla che riesca davvero a catturare l’attenzione e la noia sopraggiunge in maniera inesorabile, in più i personaggi sono tutti piuttosto scialbi e caratterizzati in maniera poco incisiva.
Il problema di fondo non è tanto la poca originalità della storia (anche perché con un piglio diverso poteva venir fuori un b-movie coi fiocchi), ma il poco spessore delle vicende interne che inframezzano il film. I personaggi che ruotano intorno alla creatura sanno di zavorra e dopo un po’ nessuno ha più voglia di assistere ai vari “giochetti” tra il cattivo di turno, gli assistenti di laboratorio e la creatura “fulminante” che si muove in preda al rancore. Detto in soldoni, LASER X: OPERAZIONE UOMO è moscio e poco divertente.
Detto questo, dobbiamo però spezzare una lancia sull’effetto “mostro”: la realizzazione della faccia deformata è molto artigianale ma abbiamo visto di peggio: poca roba, sia chiaro, perché anche se tutto si riduce a un po’ di trucco nel viso ha comunque un suo perché. Inoltre, il rancore dell’uomo vittima della mutazione è ben delineato con il cambiamento della sua voce, che da normale diventa cupa e metallica.
Se siete amanti della sci-fi d’annata potete dargli comunque un’occhiata, in fondo sono in molti a considerarlo un grande classico.
