TITOLO ORIGINALE: Braindead
NUOVA ZELANDA, 1992
REGIA: Peter Jackson
CAST: Timothy Balme, Diana Peñalver, Elizabeth Moody, Ian Watkin, Brenda Kendall, Stuart Devenie, Lewis Rowe
In uno sperduto paesino della Nuova Zelanda facciamo la conoscenza di Lionel, un timido ragazzo pieno di complessi, vittima di una madre ossessiva e invadente. Quando conosce Pachita, un’ingenua ragazza spagnola, Lionel si accorge di un grave pericolo che incombe: sua mamma dopo essere stata morsa da un rarissimo esemplare di scimmia-topo trovato allo zoo si trasforma in un mostro sanguinario. Da quel momento si scatena una vera e propria epidemia e Lionel deve combattere contro un esercito di mostri che in poco tempo arrivano all’interno della sua casa e, aiutato dalla sua ragazza, smembra e massacra i corpi dei cadaveri tornati in vita per sbarazzarsene, ma non ha fatto i conti col mostro più pericoloso: sua madre, che non ha intenzione di lasciarlo in pace…
Diventato in brevissimo tempo un super cult, SPLATTERS / GLI SCHIZZACERVELLI di Peter Jackson vinse il Festival Di Avoriaz nel 1993. Successivamente, dopo l’arrivo del regista nell’olimpo del mainstream con l’epopea del Signore Degli Anelli in parecchi andarono a ricercare questa pellicola che è, senza dubbio, il miglior film del regista neo zelandese, superiore non di poco alla tanto osannata saga fantasy.
La sceneggiatura, pur non essendo granché assicura una serie di gag che vanno a segno: memorabile la trasformazione della madre di Lionel in mostro che strappa delle sane risate (anzi, diciamo pure che la lunga scena è da lacrime agli occhi). Tutto il film è basato sugli effetti speciali: frattaglie, sangue, budella e schizzi di pus sono le pietanze e, nonostante Jackson non sia da considerare un grande regista (almeno per il sottoscritto), BRAINDEAD non può non suscitare interesse. Grandissime le caratterizzazioni di tutti i personaggi: macchiette perfette messe a forza dentro un vortice di orrori.
La dimensione è quella della barzelletta, ma qualche scena risulta in ogni caso disgustosa. Da vedere, lo si potrebbe definire il punto zero del cinema splatter.
