TITOLO ORIGINALE: Inside Deep Throat
USA, 2005
REGIA: Fenton Bayley, Randy Barbato
CAST: Gerard Damiano, Francis Ford Coppola, Wes Craven, Andrea True, Larry Flynt, Linda Lovelace, Lee Carrol
Era inevitabile che, prima o poi, qualcuno si prendesse la briga di approfondire la storia del film che ha sdoganato la pornografia, così Ron Howard insieme a Fenton Bailey e a Randy Barbato decide di produrre un documentario per mettere in evidenza i cambiamenti sociali che, all’inizio degli anni ’70, presero campo in America e, a seguire, un po’ in tutto il mondo. L’abitudine di filmare i rapporti sessuali esiste da sempre, cioè dalla nascita del cinema stesso, ma c’era un simpatico personaggio che rispondeva al nome di Gerard Damiano, proprietario di un negozio di parrucchieri, che era convinto che il “porno” potesse essere considerato un genere come un altro.
L’idea di base era questa, così in quattro e quattr’otto Damiano trovò i soldi necessari (25.000$) prendendo accordi con la malavita e reclutò Linda Susan Boreman (in arte Lovelace), una ragazza dal carattere fragile che accettò di recitare nel film porno più famoso al mondo in cambio di un compenso modesto: 1200$. Il film uscì in tantissime sale americane e il successo fu strepitoso, infatti Deep Throat lo videro tutti e rimase in testa alle classifiche per diverse settimane, incassando cifre da capogiro.
Le varie testimonianze presenti in Inside Gola Profonda fanno emergere una realtà che, ciclicamente, si ripete, perché col passare del tempo cambiano i modi, le tecniche di ripresa e le pratiche sessuali immortalate dall’occhio della telecamera, con la convinzione (errata) che la pornografia prima o poi sarà accettata a livello sociale al pari dei film cosiddetti film “normali”. Così non è stato negli anni ’70 e neppure oggi le cose sembrano andare in questa direzione, perché una star del porno che come Linda Lovelace decide di cambiare vita e lasciare il set ,avrà sempre qualcuno pronto a puntarle il dito, ricordandole ciò che ha fatto in passato (l’attrice è stata cacciata dal suo posto di lavoro addirittura sul finire degli anni ’90, quando il suo titolare ha scoperto cosa aveva fatto 25 anni prima!).
Denominato alla sua uscita “porno chic” per la grande visibilità ottenuta (Gola Profonda è stato visto e apprezzato da persone di tutte le classi sociali, dalle più colte alle meno istruite), la redditizia pellicola di Gerard Damiano ha il merito di aver dato la possibilità a star del porno di estendere la propria carriera anche in altri ambiti, fu così che personaggi come la sensuale Andrea True hanno avuto la possibilità di improvvisarsi cantanti e di essere conosciuti anche a un pubblico che col cinema hard non aveva nulla a che vedere. Della serie: tutto quanto fa spettacolo.
in un contesto dove trasgressione e puritanesimo si fondevano senza soluzione di continuità, non tutti avevano la fortuna di avere una carriera in ascesa: Harry Reems si rivelò un ottimo performer, perfettamente a suo agio in un set porno e con capacità recitative ben al di sopra della media, così ci fu chi provò a introdurlo nel cinema hollywoodiano. La proposta era allettante, ma l’attore, oltre ai numerosi guai giudiziari e alle denunce per oscenità, venne scartato e ignorato proprio per la sua presenza in Deep Throat e un futuro da attore mainstream per lui non ci fu mai.
Interessanti le testimonianze di Francis Ford Coppola e di Wes Craven (che dichiara di aver diretto pellicole hard sotto pseudonimo, senza dichiarare quali!), da sempre favorevoli alla funzione “liberatoria” della pornografia. Dopo la visione di questo documentario verrebbe da dire che poco o nulla oggi, con Internet, è cambiato: la società è divisa fra chi considera il cinema hard una mera mercificazione del corpo (soprattutto femminile) e da chi, al contrario, lo impugna come strumento di emancipazione. Insomma, vecchio o nuovo millennio, la sostanza è sempre quella.
