TITOLO ORIGINALE: Invaders From Mars
USA, 1953
REGIA: William Cameron Menzies
CAST: Jimmy Hunt, Leif Erickson, Helena Carter, Morris Ankrum, Arthur Franz, Janine Perreau
Classico low budget diretto dal responsabile delle scenografie di Via Col Vento. Gli Invasori Spaziali narra di un ragazzino che, casualmente, scopre un terribile complotto alieno. Gli esseri provenienti dallo spazio si nascondono in un disco volante situato nel sottosuolo, in una zona poco distante dall’abitazione del bambino. Gli umani che si avvicinano incautamente vengono “risucchiati” da un mulinello che li porta sottoterra, dove subiscono un veloce lavaggio del cervello. Successivamente, le vittime vengono rispedite in superficie prive di volontà propria, trasformati in automi senza sentimenti guidati da ordini superiori; sarà compito del ragazzino sventare la minaccia, insieme all’esercito e a un medico che crede ai suoi racconti.
La struttura di Invaders From Mars è quella del film per famiglie, eppure fece arrabbiare un bel po’ di persone alla sua uscita, perché le tematiche trattate per l’epoca non erano digeribili per tutti, così parti una campagna per boicottare il film di William Cameron Menzies. Quando uscì, probabilmente anche per colpa delle varie polemiche scoppiate in giro, Gli Invasori Spaziali non ebbe un gran successo di pubblico, ma in breve tempo acquisì popolarità e negli anni successivi divenne un cult.
La storia è bizzarra quanto basta eppure non tutto è divertente, perché le vicende del ragazzino che deve fare i conti con i genitori diventati improvvisamente aggressivi e privi di sentimenti funzionano per poco; dopo un po’ la noia comincia a fare capolino e la parte riguardante l’intervento dell’esercito (con disquisizioni scientifiche che dovrebbero spiegare ciò che avviene) non è troppo interessante. Va un po’ meglio quando ci si avvia al finale che mostra gli alieni, con invenzioni grafiche caserecce e costumi presi in qualche negozio di giocattoli, però Invaders From Mars risulta un po’ privo di mordente e spesso stanca invece di divertire.
Tematiche classiche (un bambino che scopre un complotto alieno), effetti speciali artigianali ma gradevoli (una grotta rivestita di bolle, effetto questo ottenuto con dei preservativi gonfiati) e situazioni sbrigative ne fanno un film sufficiente nella valutazione, ma seminale quando si tira in ballo la sci-fi degli anni Cinquanta. Senza infamia né lode.
