LA VITTIMA DESIGNATA

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ITALIA, 1971

REGIA: Maurizio Lucidi

CAST: Tomas Milian, Pierre Clémenti, Katia Christine, Luigi Casellato, Marisa Bartoli, Ottavio Alessi, Enzo Tarascio

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Stefano (Tomas Milian) è un uomo in cattivi rapporti con la moglie, per vari motivi (questioni di soldi e esaurimento nervoso di lei) e, un giorno a Venezia fa la conoscenza di un misterioso e carismatico personaggio, il conte Matteo Tiepolo (Pierre Clémenti), che poco alla volta si insinua nella sua vita. Matteo propone a Stefano un patto dettato “dall’amicizia”: lui ucciderà sua moglie, Stefano in cambio gli ucciderà il fratello. Stefano non è intenzionato a portare avanti il piano, ma quando sua moglie muore per davvero si accorge che il conte ha comunque eseguito quello che aveva proposto, quindi, sospettato dalla Polizia, non gli rimane altro da fare che sdebitarsi e fare la sua parte…

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LA VITTIMA DESIGNATA è un ottimo thriller, con una solida sceneggiatura e una bella ambientazione veneziana. La storia punta sul rapporto ambiguo tra ClémentiMilian: il primo si insinua nella vita (e nella psiche) del protagonista che, pur non gradendone i modi troppo invadenti, accetta che il rapporto fra di loro abbia comunque una soluzione. Maurizio Lucidi non è un ottimo regista, ma la storia è di Aldo Lado e Augusto Caminito e LA VITTIMA DESIGNATA si piazza molto in alto se comparato a tanti sgangherati thriller prodotti in quel periodo. E’ Pierre Clémenti l’invenzione più intrigante del film: il suo modo di fare, fluido e perverso callo stesso tempo, dona a tutto il progetto un innegabile fascino. Milian poi è bravissimo, il finale (di grande impatto) nero come la pece. Da riscoprire.

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